Declinazioni del Sacro, nell'arte di Franco Travi

La mostra alzanese presenta una selezione di opere pittoriche di Franco Travi, realizzate nel corso degli anni con tecniche diverse.
Si articola in tre sezioni, la prima dedicata alla Natività, la seconda ai luoghi di culto e la terza alla Passione e Resurrezione di Cristo, che mostrano lo sguardo dell’artista e la sua personale interpretazione di momenti fondamentali di Vita e Fede.

L’Artista

Franco Travi è nato a Casirate d’Adda il 1° maggio 1945.

Dopo una prima fase di apprendistato a Treviglio presso lo studio di Giacomo Belotti, allievo di Ponziano Loverini, a diciannove anni entra all’Accademia Carrara di Bergamo, dove studia sotto la guida del maestro Trento Longaretti.

A ventisei anni si trasferisce definitivamente a Bergamo, cominciando a sperimentare varie tecniche pittoriche, dall’ olio, alla tempera, all’acrilico, spesso in personali combinazioni, e scultoree, con particolare attenzione alla lavorazione in marmo e alla fusione in bronzo. La poliedricità è, infatti, la sua prerogativa, quella che gli ha dato la possibilità di realizzare opere di grande pregio nei campi più disparati: mosaici, vetrate, intarsi in legno e affreschi, riuscendo in ognuna delle sue opere ad esprimere la sua peculiare personalità artistica, frutto della combinazione tra l’osservazione della realtà e una creativa vena poetica, intrisa di fantasia e, spesso, di profonda spiritualità.

La notevole padronanza tecnica risulta comunque sempre al servizio del significato, visto che ogni volta viene scelta una pratica diversa per accentuare le varie espressioni artistiche.

Franco Travi, nei suoi studi figurativi e nelle sue composizioni pittoriche in generale, segue un’ispirazione classica, derivata dalla sua stessa formazione accademica e culturale, ma risulta allo stesso modo in grado di affrontare tematiche contemporanee con spirito critico e uno stile decisamente espressivo.